Conclusione della quarta fase di ampliamento del Centro sportivo di Tenero

Il nuovo edificio «Brere» del Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero è stato inaugurato in presenza della consigliera federale Viola Amherd e dell’architetto Mario Botta. Nel nuovo stabile sport, ristorazione, aule scolastiche e uffici amministrativi sono riuniti sotto lo stesso tetto. Si tratta dell’elemento centrale della fase più recente dei lavori di ampliamento.

Lo stabile «Brere», facciata principale con portico (© Enrico Cano)

Il progetto vincitore del concorso d’architettura per la quarta fase di ampliamento aggiunge agli edifici preesistenti il nuovo stabile «Brere», che prende il nome dall’omonimo quartiere di Tenero e va a completare l’infrastruttura già esistente sul lato sud-est, introducendo al contempo un nuovo ingresso. Oltre al nuovo edificio, il progetto prevede anche un nuovo accesso e il completamento dell’ultima parte del campeggio.

Il nuovo edificio ad opera dell’architetto ticinese Mario Botta include una palestra doppia, 13 aule scolastiche, una mensa con 400 posti a sedere nonché il nuovo settore amministrativo con 50 posti di lavoro in un unico edificio.

Anche la sostenibilità è stata tenuta in grande considerazione, ad esempio attraverso l’utilizzo di energia rinnovabile e la promozione della biodiversità nonché con l’introduzione di misure concrete. Il fabbisogno di riscaldamento e d’acqua calda è infatti coperto grazie all’impianto geotermico e a quello fotovoltaico. Quest’ultimo si trova sul tetto e fornisce parte dell’energia che alimenta il Centro sportivo. Negli spazi esterni sono stati introdotti tipi di piante autoctoni dal grande valore ecologico e appartenenti alla specifica biodiversità dell’areale.

Durante l’inaugurazione, il direttore Pierre Broye ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato al progetto per l’ottima collaborazione, in particolare l’architetto e gli utenti del Centro. In seguito ha citato le sfide eccezionali affrontate lungo il percorso, nello specifico la pandemia di COVID-19 e le difficoltà economiche dovute al conflitto in Ucraina. Nonostante le circostanze avverse, l’UFCL ha raggiunto gli obiettivi di progetto previsti dal Messaggio 2017 sugli immobili.

La cerimonia è stata conclusa dall’architetto ottantenne Mario Botta con un suggestivo discorso sul contesto generale del progetto. Botta si occupa del Centro sportivo da circa 40 anni, avanzando proposte sulla struttura degli edifici e sugli spazi esterni. Per celebrare la conclusione della fase di ampliamento, l’UFCL ha dedicato all’architetto in segno di riconoscimento il cortometraggio «Costruire lo spazio vuoto», che riassume e mette in mostra il suo pensiero guida.

In occasione dell’inaugurazione, la Società di storia dell’arte in Svizzera (SSAS) ha pubblicato la guida storico-artistica «Il Centro sportivo nazionale della gioventù Tenero CST». Si tratta di un contributo prezioso per documentare la cultura architettonica svizzera.

Ultima modifica 25.05.2023

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