CST Tenero, 3a tappa

Ristrutturazione del settore attrezzature per alloggi temporanei e potenziamento delle infrastrutture sportive (3a tappa)

Cronologia
Nel 1920 la fondazione Dono nazionale svizzero per i soldati e le loro famiglie (DNS) acquista il fondo sul quale ora è edificato il centro. Nel 1921 comincia l’attività come stabilimento militare di convalescenza "La Cura".

Negli anni ‘50 la diminuzione del fabbisogno legato alla prima attività spinge alla ricerca di nuovi possibili utilizzi del comparto.

L'allora Scuola federale dello sport di Macolin, oggi divenuta l'Ufficio federale dello sport, era un'istituzione gestita all'interno del Dipartimento militare federale che promuoveva l'attività fisica nei giovani svizzeri per prepararli fisicamente al ruolo di futuri soldati grazie al programma Istruzione Preparatoria (IP). Molti corsi sportivi organizzati da associazioni sportive svizzere nell'ambito del programma IP venivano svolti in strutture militari del Canton Ticino e una serie di circostanze porta i primi corsi a Tenero, nella struttura del DNS.

Nel 1963 si stabilisce un partenariato tra DNS e SFSM grazie al quale è regolata la gestione delle infrastrutture di Tenero a favore della promozione dell'attività sportiva per i giovani svizzeri: si creano così le promesse per la nascita del Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero.

Nel 1984 si concretizza la prima tappa con la creazione del centro sportivo
CST 1

Nel 1990 viene bandito il concorso per la seconda tappa del centro sportivo
CST 2

Dal 1° gennaio 1998 la gestione passa unicamente al SFSM, poi Ufficio Federale dello Sport, grazie ai nuovi criteri di gestione applicati all'interno dell'Amministrazione federale (mandato di prestazione e credito globale).

Nel 2001 è realizzata la seconda tappa di ampliamento del CST che amplia notevolmente l’offerta del centro.

Con il lancio del concorso di progettazione nel 2006 l’ente banditore ha come
obiettivo quello di completare l’offerta sportiva e logistica del centro rispondendo adeguatamente alla notevole crescita dell'occupazione sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo nonché alle mutate esigenze degli ospiti e del mondo sportivo.

Con l’approvazione del finanziamento si darà inizio alla prima tappa della costruzione e riorganizzazione del centro. Questa dovrà essere il primo tassello per la realizzazione del progetto globale che garantirà l’adeguato confort agli utenti del centro.

Descrizione progetto, 3a tappa
La prima fase della terza tappa darà l’impulso alla riorganizzazione definitiva del CST, dando una chiave di lettura unitaria alle funzioni già presenti ed a quelle future con un’attenzione particolare alla valorizzazione dell’ampia zona verde nel cuore del centro.

L’edificio Campeggio con la zona riservata alle tende temporanee, la costruzione di tre nuovi campi da calcio (3° tappa) e l’edificio Palestra (4° tappa in una fase futura) si relazionano direttamente con le palestre della seconda fase creando una grande corte aperta verso il lago. Il nuovo accesso ed il parcheggio con la sua piantumazione si pongono come corpi di mediazione fra il tessuto urbano – industriale in espansione ed il polmone verde con il lago a sud.

L’edificio Campeggio (3° tappa) è costituito da un volume che si sviluppa longitudinalmente lungo il fronte nord-ovest del nuovo centro sportivo. Caratterizzato da un grande portico, si dilata in tre punti in modo da creare degli ampi spazi coperti adibiti a mense per piccoli gruppi. Verso sud-est il muro ermetico, con la sola possibilità di collegamenti per il personale tecnico e di servizio, isola il centro dai campeggi privati.

I materiali utilizzati saranno, nella quasi totalità, naturali e con un ridotto bisogno di manutenzione: il legno, la pietra e metalli opportunamente trattati. La struttura portante sarà in calcestruzzo prefabbricato .Il rivestimento esterno è pensato in legno naturale per i tamponamenti e in vetro per poter usufruire della luce naturale nei locali d’attività comune.

Generalmente, per i rivestimenti verticali degli spazi aperti al pubblico è previsto l’utilizzo di legno. Le pavimentazioni delle zone aperte, al pubblico sono previste in cemento ( betoncino corazzato) con degli inserti in pietra naturale. Il calcestruzzo sarà impiegato per i rivestimenti verticali ed orizzontali (alzate e pedate) di tutte le scale esterne. Le parti vetrate, con vetro a bassa emissione, saranno inscritte in telai di alluminio verniciati a caldo. L’illuminazione artificiale degli spazi avverrà mediante luce indiretta, con particolare attenzione alla qualità degli spazi.

Per la pavimentazione delle aree esterne piazzali e strade è pensato l’asfalto.

Ressortleiter:
Roth Alfred, BBL

Projektleiter Bauherr:
Bignasca Giovanni

Letzte Änderung 04.06.2013

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